Il villaggio di Stepàncikovo

Il villaggio di Stepàncikovo

A parodia del famoso incipit di un capitolo dei "Promessi sposi" - "Carneade! Chi era costui?" - nel recente racconto di uno scrittore italiano corre ad un certo punto la domanda: "Fomà Fomic! Chi era costui?"; e vi si svolge una grottesca ricerca dell'identità del personaggio. Che è poi il protagonista di questo 'romanzo umoristico' di Dostoevskij, ma assunto dallo scrittore italiano a prefigurazione, premonizione e simbolo dello stalinismo. Il libro è del 1859. Probabilmente, Dostoevskij lo scrisse a caricaturare uno di quei letterati inconclusi e inconcludenti, prepotenti ipocriti e parassiti della società aristocratico-birghese della provincia russa, che non mancavano nel suo tempo come non mancavano nel nostro. Ma crediamo valga la pena di provare a leggerlo nella chiave del senso del poi, a fronte degli avvenimenti tragicamente grotteschi o grottescamente tragici che l'intolleranza ha generato dal suo secolo al nostro.
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