L'epoca della rabbia. Ragazzi che uccidono all'ombra di Narciso
In questi ultimi anni sono davvero numerosi i casi di giovanissimi coinvolti in brutali omicidi, commessi senza apparente movente, o quantomeno con moventi non “tradizionali”, quali la ""vendetta o la cupidigia”, come spesso si legge sui principali media nazionali. Parliamo, tra i tanti, del caso di Thomas Luciani, assassinato a Pescara da due coetanei, di Chiara Petrolini, accusata dalla Procura di Parma di aver ucciso e sepolto in giardino i due bambini nati dalla relazione con il fidanzato, di Daniele Rezza, reo confesso dell’efferato delitto di Manuel Mastrapasqua a Rozzano, di Riccardo, autore della strage famigliare di Paderno Dugnano. Questi gravi episodi di cronaca nera testimoniano – secondo Bruzzone – il profondo senso di inadeguatezza che questi giovani si trovano a vivere, che ha covato a lungo nel buio della loro mente, mentre rabbia e angoscia nutrivano il loro “sé grandioso”. Con questo saggio, Bruzzone intende proprio esplorare il lato oscuro dei ragazzi che uccidono nella cosiddetta "epoca della rabbia", ricostruendo con precisione chirurgica il percorso psicologico ed educativo che ha portato a simile inquietanti scenari. Al tempo stesso, queste pagine vogliono essere uno strumento per trarre da ciascuna storia dei moniti utili per decifrare la psiche di quei giovani e sostenere i genitori nel loro complesso compito di educatori. Per evitare che qualcosa di analogo possa accadere ancora.
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