Giovanni Verga scrittore fotografo. Catalogo della mostra (Milano, 7 settembre 2004-26 settembre 2004)

Essendo nato a pochi passi dalla casa in cui morì Giovanni Verga, mi sarà perdonata una particolare emozione nel salutare questa mostra che riporta a Milano uno dei grandi interpreti del verismo e uno degli artefici più efficaci dell'identità nella nazione. Lo fu, Giovanni Verga, mantenendo sempre saldissimi i legami con la sua Catania; ma trovando a Milano i fili del suo collegamento con la cultura contemporanea europea, di cui sarebbe diventato un protagonista riconosciuto. L'esperienza di Verga a Milano, la Milano ambiziosa e dinamica dell'Esposizione Nazionale, simboleggia e sintetizza una delle grandi virtù della nostra città, ossia la capacità di attrarre, accogliere, integrare e ispirare tanti non milanesi e, oggi, tanti non italiani. Verga coltivò il suo verismo anche con uno strumento, per l'epoca avveniristico, la fotografia. Quegli scatti ci riportano immagini della sua società; assieme a scene che paiono ancora tratte dai suoi romanzi: ci offrono una testimonianza, insomma, e ci illustrano un'ispirazione. In essi, notò Enzo Tortora, Verga volle cogliere dai volti, dalle fattezze fisiche la verità di una condizione umana, o addirittura il segno di un destino. Questa mostra ci permette perciò di conoscere meglio un grande artista italiano: essa presenta una scelta assai più ampia di quelle che, già a Milano erano state esposte, sempre per iniziativa della Fondazione 3M Italia pochi mesi dopo la loro fortunosa riscoperta, una trentina d'anni fa. Siamo grati alla Fondazione che ha messo a disposizione il proprio cospicuo fondo; e che ha generosamente finanziato questa iniziativa, i cui proventi andranno a favore della lega Italiana per la lotta contro i tumori. Ma in questi mesi, a Milano, Verga ritorna non solo come fotografo: annuncio qui, infatti, la generosa donazione al Comune da parte della Mondadori della microfilmoteca del fondo Giovanni Verga, uno strumento indispensabile e insostituibile per lo studio delle carte originali dello scrittore. Ispiratore del generoso gesto è stato il professor Dante Isella, al quale va di nuovo la riconoscenza della città per la sua attenzione al patrimonio archivistico di Milano. Con lui, ringrazio calorosamente la Mondadori e, in particolare, la signora Renata Colorni, per la fiducia, la sensibilità e la disponibilità dimostrati nei confronti delle raccolte civiche. Infine un particolare ringraziamento alla casa editrice De Agostini per aver arricchito il mondo di Verga con questa preziosa pubblicazione. (Salvatore Carrubba, Assessore alla Cultura e Musei Comune di Milano)