Londra chiama. Otto scrittori raccontano la loro metropoli

La Londra che chiama è la City delle leggi antiterrore, degli integralismi religiosi, delle derive del multiculturalismo, dell'emarginazione sociale e della guerriglia urbana. E una città-mondo che odora di curry e garam masala, che parla bengali e indossa lo hijab. E la Londra post- "7/7" (l'11 settembre britannico) raccontata attraverso le interviste di Valentina Agostinis a otto scrittori che la conoscono a fondo, e continuano ad amarla. Le passioni multirazziali di Monica Ali, le esplorazioni "psicogeografiche" di Iain Sinclair, le minacce della globalizzazione finanziaria di Hari Kunzru, il multiculturalismo dei british-asian di seconda e terza generazione di Hanif Kureishi, l'inconfondibile varietà dei paesaggi suburbani di James G. Ballard, i peter pan della middle class progressista di Nick Hornby. Otto sguardi che scrutano il cielo della metropoli con una propria visione critica e appassionata, denunciando le recenti derive antidemocratiche della Gran Bretagna. Un esempio di militanza culturale in un periodo di crisi e di difficile integrazione. Londra chiama, ma potrebbe essere qualsiasi altra metropoli a chiamare, oggi come domani.