Il paese dei figli perduti

Anna Paola è una giovane donna dei nostri tempi, concreta e positiva. Accetta con equilibrio l'incertezza affettiva che tinge le sue storie d'amore di una tenera provvisorietà e si muove con tenacia e passione nel mondo materiale dei rapporti di lavoro, contenta del sostegno amicale che trae dai compagni che condividono con lei l'appartamento metropolitano in cui vive. Ma nella sua vita c'è da sempre un vuoto: non ha mai conosciuto suo padre, partito come emigrante quando lei era appena nata. Cresciuta in Sicilia in una famiglia di donne, Anna Paola non ha vissuto l'assenza del padre come un dramma devastante, ma come un punto di domanda da riempire di sogni, e ha saputo crescere, rendersi autonoma, iniziare una nuova vita nel Continente, dove ha trovato abbastanza sicurezza da decidere, un giorno, di andare a vedere la carta ancora coperta della sua esistenza. Comincia così un viaggio avventuroso nel luogo più lontano del mondo, l'Australia, alla ricerca di una figura paradossalmente amata e insieme ignota. In un'atmosfera di sospensione della routine quotidiana e di apertura alle emozioni e agli incontri, in un paese di estrema modernità e di antiche radici, Anna Paola affronta la ricerca di un riconoscimento da cui, in fondo, si aspetta una verità definitiva per risolvere finalmente l'enigma di una vita. E troverà una risposta, diversa però, da tutte quelle che aveva immaginato.