L'ultimo dei vostiachi

L'ultimo dei vostiachi

Dopo anni di internamento in un Gulag, in un angolo della steppa compare Ivan, l'ultimo dei vostiachi, antica tribù del ceppo protouralico. Ivan è l'unico depositano di un suono, la laterale fricativa con appendice labiovelare, e di una lingua che emergono dagli abissi della storia e che, forse, sono sul punto di tornarvi, per sempre. E' quel suono emesso dall'ultimo dei vostiachi ad accendere, in una Helsinki gelida e lunare alla vigilia del XXI congresso di ugrofinnica, l'erotismo e la rivalità tra Olga, studiosa di dialetti scomparsi, e il professor Aurtova, cieco nazionalista e spietato seduttore. Ed è quel suono a gettare l'inconsapevole Ivan tra gli inganni del mondo civile. Un solo suono, anello di congiunzione tra le lingue, chiave per smascherarne il gioco. Dopo "Nuova grammatica finlandese" - vincitore del Premio Grinzane Cavour 2001 - Diego Marani si conferma scrittore di grande talento e originalità. Immerge il lettore in un viaggio tra i labirinti del linguaggio, la forza degli elementi naturali e la violenza delle passioni, alla scoperta di quel mistero che ogni lingua cerca di dire ma che solo sfiora. Fin quando quello straordinario suono non si trasformerà in un canto "che fa accapponare la pelle, fa venire voglia di pregare".
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