Il razzista totalitario. Evola e la leggenda dell'antisemitismo spirituale

Il razzista totalitario. Evola e la leggenda dell'antisemitismo spirituale

A più di trent'anni dalla morte, Julius Evola è ancora un punto di riferimento ideologico per il mondo della destra radicale. Resistono il suo mito di filosofo anti-moderno e la leggenda di un suo razzismo innocuo perché "spirituale". Ma ha un senso distinguere il razzismo "spirituale" dal razzismo biologico? Fornire al razzismo/antisemitismo motivazioni "spirituali" modifica la sostanza del pregiudizio? Le teorie di Julius Evola sono realmente solo "spirituali" oppure sono soltanto un tentativo non riuscito di edulcorare la sostanza del razzismo/antisemitismo? Per Evola non si può parlare di una "parentesi" razzista, ma di un razzismo radicale e persistente che il pensatore tradizionalista mette al servizio della svolta mussoliniana, anche a costo di adattarne i contenuti alle esigenze politiche del fascismo, senza mai criticare le leggi razziali, se non perché applicate in modo troppo moderato a causa delle "discriminazioni". L'evoliana "razza dello spirito" non sfugge al determinismo biologico e anzi si risolve in un razzismo totalitario, più esigente, che differisce da quello del "Manifesto della razza" solo per la definizione di quella italiana come razza "ario-romana" piuttosto che "ario-nordica".
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Dettagli Libro

  • Titolo: Il razzista totalitario. Evola e la leggenda dell'antisemitismo spirituale
  • Autore: Gianni Scipione Rossi
  • Curatore:
  • Traduttore:
  • Illustratore:
  • Editore: Rubbettino
  • Collana: VARIA
  • Data di Pubblicazione: 2006
  • Pagine: 126
  • Formato:
  • ISBN: 9788849816839
  • Società - Politica

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