Nourisseuses. Gattare non si nasce, di diventa

Nourisseuses. Gattare non si nasce, di diventa

"Nourisseuses" è un'opera particolare nel panorama letterario contemporaneo, una vicenda autobiografica ma che sfrutta il particolare per spiegare il generale, ossia il mondo delle cosiddette "gattare", etichetta spesso utilizzata in maniera dispregiativa, legata all'immagine di donne, spesso anziane, sole e antipatiche che lanciano cibo ai gatti randagi. Coloro che si occupano dei gatti abbandonati preferiscono il termine francese "nourisseuses" che significa "nutrici". Sono molto più che gattofile, in realtà il loro compito è più impegnativo di quanto si pensi: non si occupano solo di dar da mangiare ai gatti, generalmente ma erroneamente considerati tra le specie più indipendenti, ma si preoccupano della loro salute, portandoli dai veterinari per i controlli e in caso di malattia, inoltre cercano di dargli un giaciglio decente e pulito. Le "nutrici" dedicano molto tempo ai loro piccoli amici e non lavorano da sole e in anonimato ma collaborano con le autorità e con le aziende sanitarie.
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