Al di là del bene e del male

Al di là del bene e del male

Il romanzo è ambientato a Venezia, questa meravigliosa città benedetta dagli Dei, dove la mano dell'uomo e la natura l'hanno resa un incanto come il canto di una sirena. La storia è una struggente storia d'amore tra due persone che hanno commesso dei delitti tremendi le cui anime e corpi si sono ritrovati dopo che Giove li aveva separati per invidia della loro perfezione ("Convivio" di Platone). Il romanzo è dostoevskijano e sadiano, la profondità del male nella natura umana che per sua essenza è demoniaca. In Dostoevskij alla fine delle tragedie per il peccatore c'è sempre la resurrezione. In De Sade, come nel romanzo "Justine", la virtù non trionfa mai, solo il vizio e la depravazione pagano e la povera Justine, dopo essere sottoposta a qualunque sevizia, per ricompensa, viene uccisa da un fulmine. Nel romanzo non c'è resurrezione, oltre la morte c'è solo il nulla eterno ("Qoelet"/"Ecclesiaste"), la resurrezione sta nell'amore sconfinato dei due personaggi.
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