Una storia sociale del jazz. Dai canti della schiavitù al jazz liquido

Una storia sociale del jazz. Dai canti della schiavitù al jazz liquido

La presenza del jazz nella cultura musicale mondiale è un dato difficilmente confutabile. Anche chi non conosce direttamente l'idioma jazz, inteso come genere musicale specifico nato in America, può - una volta resosene conto riconoscerne gli influssi su gran parte della musica occidentale del secolo scorso. Ma il jazz non è solo musica bensì un mero 'fatto sociale', e se prima coinvolgeva solo il popolo afroamericano adesso va inteso a livello 'glocale'. Questo saggio è arricchito dalla prefazione dell'autorevole pensatore Zygmunt Bauman e, pur non avendo la pretesa di voler essere una sorta di 'sociologia della musica jazz', affronta l'argomento della musica afroamericana - con tutte le sue peculiarità quali l'improvvisazione e quant'altro - sotto un profilo squisitamente socio-antropologico, partendo dalle teorie classiche fino ad analizzare quelle prospettive relative al mondo della globalizzazione. A tal proposito il jazz, come linguaggio musicale, assume da sempre un ruolo significativo nei processi di costruzione sociale della realtà e dell'immaginario individuale e collettivo.
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Dettagli Libro

  • Titolo: Una storia sociale del jazz. Dai canti della schiavitù al jazz liquido
  • Autore: Gildo De Stefano
  • Curatore:
  • Traduttore:
  • Illustratore:
  • Editore: Mimesis
  • Collana: ETEROTOPIE
  • Data di Pubblicazione: 2014
  • Pagine: 184
  • Formato:
  • ISBN: 9788857520018
  • Musica - Musicologia

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