Rete oppio dei popoli. Internet, social network, tecno-cultura: la morsa digitale della civiltà

Rete oppio dei popoli. Internet, social network, tecno-cultura: la morsa digitale della civiltà

Tutti oggi celebrano la vita online. Fruitori disinteressati, entusiasti sostenitori, ma anche critici e alternativi, non hanno dubbi: la tecno-cultura, di cui internet e i social media costituiscono il suggello più moderno, è una manna. Eppure, a trent'anni dall'invenzione del web, è sempre più chiaro che la promessa di un mondo trasformato in un villaggio globale di persone libere e sapienti è stata solo l'ennesima esca. Quel che la rete ha portato nella nostra vita non ha nulla a che fare con ciò che gli illusionisti della Silicon Valley (e i loro missionari disseminati ovunque) hanno promesso e continuano a spacciare: mentre si regge sulla sistematica distruzione del pianeta e sullo sfruttamento schiavistico di popolazioni intere, la società digitale sta compromettendo gli ultimi residui di socialità e di autonomia individuale, rendendo ogni soggetto un utente indifferenziato sempre più isolato, omologato, dipendente dal tecno-mondo. Allo stesso tempo, rinchiude tutti in un claustrofobico universo di sintesi totalmente programmato, mercifi cato, iper-sorvegliato. Enrico Manicardi prosegue qui la sua analisi critica della modernità. La società dell'interconnessione non è una "rivoluzione": è solo l'ultima fase di quella millenaria guerra alla natura che abbiamo chiamato civiltà.
Disponibile in 5 giorni lavorativi Ordina libro

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Maria Antonietta. La solitudine di una regina
Maria Antonietta. La solitudine di una r...

C. Pierrottet, J. Peregalli, Antonia Fraser, Claudia Pierrottet, Joan Peregalli
Prova d'accusa
Prova d'accusa

Phillip Margolin, Tullio Dobner
Il medico del mondo. Vita e morte di Carlo Urbani
Il medico del mondo. Vita e morte di Car...

Jenner Meletti, Romano Prodi
Shock
Shock

L. De Angelis, Robin Cook, Linda De Angelis
New England
New England

Alessandra Ghezzi, Ada Arduini