Coercizione e diritto

Coercizione e diritto

Dopo Herbert Hart, la filosofia del diritto specie angloamericana ha espunto senza troppi complimenti la coercizione dal diritto, almeno come sua caratteristica “essenziale”, oppure ne ha preservato il ruolo e l’importanza, ma conferendo a essa una posizione servente rispetto ai requisiti morali che il diritto, come tale, dovrebbe soddisfare. Negli scritti qui raccolti, l’autrice mostra l’insostenibilità di queste tesi e riafferma, in tema di rapporti tra diritto e forza, l’attualità della tradizione giuspositivista, alla luce della quale il monopolio e l’amministrazione della forza fisica sono il tratto saliente del fenomeno giuridico. Sostiene altresì, anche attraverso una critica all’interpretazione corrente del pensiero di Hart, che la centralità della coercizione nel (concetto di) diritto si integra pienamente col programma di separazione tra il diritto e la morale, e con la visione strumentale del diritto: vale a dire con i due aspetti basilari dell’anzidetta tradizione.
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