Il motore della mente. Il movimento nella storia delle scienze cognitive

Il motore della mente. Il movimento nella storia delle scienze cognitive

Qual è l’intimo nesso tra percezione e azione, tra mente e corpo? Carmela Morabito delinea i percorsi teorici degli studiosi più diversi – filosofi, psicologi, neuroscienziati – che hanno portato ai modelli della mente odierni. A partire dagli ultimi decenni del secolo scorso si è affermato un modello di mente nuovo: il cosiddetto ‘paradigma motorio’, in contrapposizione con la concezione tradizionale della mente che ha caratterizzato la filosofia moderna e che è stata alla base delle scienze cognitive nel Novecento. Secondo la teoria motoria della mente, non c’è una separazione sostanziale tra percezione e azione, tra mente e corpo; la mente è ‘formata’ dai movimenti e per i movimenti (mentre, nella concezione tradizionale, li pianifica semplicemente); il movimento, inoltre, non è solo il mezzo per eseguire i comandi dei centri cerebrali superiori (la mente), ma è l’attività mentale a essere il mezzo – prodotto in prima istanza dal cervello e dal corpo nel suo insieme – per produrre le azioni. L’autrice delinea il percorso storico e teorico che ha portato ai nuovi modelli della mente: partendo dalle prime concettualizzazioni moderne del nesso sensazione-movimento agli sviluppi teorici – dalla filosofia alle odierne neuroscienze cognitive – che sono approdati al ‘paradigma motorio’, sul quale si basano gli approcci più recenti. Il corpo e il movimento, dunque, come punto di partenza e al tempo stesso di arrivo di più di quattro secoli di studio della mente. Questo libro è rivolto a quanti si interessano allo studio della mente nei vari ambiti disciplinari – dunque psicologi e filosofi in primo luogo – ma anche a chi vuole approfondire il nesso tra mente-corpo in una prospettiva biologica e naturalistica e al tempo stesso profondamente filosofica.
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