La società per il 150° dell'unità d'Italia

La società per il 150° dell'unità d'Italia

"La Patria è una comunione di liberi e d'eguali affratellati in concordia di lavori verso un unico fine. La Patria non è un aggregato, è una associazione. Non v'è dunque Patria senza un diritto uniforme. Non v'è Patria dove l'uniformità di quel diritto è violata dall'esistenza di caste, di privilegi, d'ineguaglianze dove non è principio comune accettato, riconosciuto, sviluppato da tutti. In nome del vostro amore alla Patria, voi combatterete senza tregua l'esistenza d'ogni privilegio, d'ogni ineguaglianza sul suolo che v'ha dato vita. Qualunque privilegio è usurpazione, è tirannide; e voi dovete combatterla e spegnerla. La legge deve esprimere l'aspirazione generale, promuovere l'utile di tutti. La Nazione intera deve esser dunque, direttamente o indirettamente, legislatrice. La Patria non è un territorio; il territorio non ne è che la base. La Patria è l'idea che sorge su quello; è il pensiero d'amore, il senso di comunione che stringe in uno tutti i figli di quel territorio. Finché uno solo tra i vostri fratelli non è rappresentato dal proprio voto nello sviluppo della vita nazionale - finché uno solo vegeta ineducato fra gli educati"
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