L'uomo nella radio

L'uomo nella radio

Tra la fine degli anni '20 e l'inizio degli anni '30 del '900, Walter Benjamin collabora intensamente con la radio di Francoforte e con quella di Berlino. Sullo sfondo di un'interpretazione "narrativa" del Libro III de Il capitale di Marx, mettendo a frutto la lezione del Brecht "radiofonico", il filosofo tedesco scrive testi, conduce preogrammi di "genere", progetta e abbozza una teoria della radio. Mai come in questa circostanza Benjamin si confronta con il mondo del lavoro, in particolare, con quello degli apparati produttivi della comunicazione. Ne viene fuori una vera e propria prassi trasformativa del medium realizzata a partire non tanto da ideali esigenze artistiche, quanto dalla necessità materiale di "catturare" l'attenzione dell'ascoltatore. Il risultato è una completa riformulazione della natura del testo e del rapporto con il suo destinatario. Dall'amicizia con Ernst Schoen ai dissidi con gli esponenti della Scuola di Francoforte, il libro di Fabrizio Denunzio ricostruisce uno dei momenti più significativi - e forse proprio per questo sempre ignorato - della produzione di Benjamin per farlo "militare" tra le fila di una teoria politica della comunicazione.
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