Apprendere le lingue a distanze variabili: un approccio umanistico

Apprendere le lingue a distanze variabili: un approccio umanistico

In un periodo contraddistinto dal rapido moltiplicarsi di strumenti e tecniche, è importante non perdere di vista le coordinate sociali, psicologiche e più ampiamente umanistiche che rendono la glottodidattica una disciplina di intervento. Attenta alle indicazioni delle politiche linguistiche odierne e con un forte ancoraggio al contesto di ricerca-azione dell'Università di Bologna, l'autrice si interroga sul rapporto esistente tra apprendimento linguistico personalizzato e vincoli di standardizzazione. In una prospettiva di ricerca interpretativa, si indagano i rapporti tra gli orientamenti motivazionali, i fattori di autoefficacia e i risultati ottenuti nelle prove di valutazione, con una nuova apertura verso il ruolo del tutor e verso le forme di supporto socio-affettivo.
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