Predatori oro nero e della finanza globale

Predatori oro nero e della finanza globale

Benito Li Vigni, uno dei massimi esperti internazionali in fatto di oro nero, indaga a tutto campo sui legami tra "mondo del petrolio" e potere politico-finanziario e inquadra con lucida obiettività le verità nascoste che riguardano il futuro dei giacimenti, le guerre, le tensioni geopolitiche e l'uso dell'"arma petrolifera" da parte dei maggiori produttori, primo fra tutti la Russia. Lungo una sorta di cintura che lega il Sud del mondo, passando dall'Iraq al Sudan e alla Nigeria, per arrivare in Venezuela e Colombia, gli "imperi del profitto" si scontrano e si alleano, alternando una brutale violenza a subdole strategie di potere. La fame di petrolio spinge a mutamenti epocali negli assetti politici internazionali, basti pensare alla silenziosa colonizzazione cinese dell'Africa e a un evento impensabile come l'affacciarsi della flotta militare di Pechino nel Mediterraneo, o alla possibilità che Cuba ridiventi l'epicentro di nuovi sconvolgimenti legati alla contesa dei giacimenti nel Golfo del Messico. Ad approfittare di questa opaca realtà sono il "gioco sporco" della finanza americana, la speculazione sul greggio, lo scambio armi-petrolio, la corruzione e il saccheggio dell'economia pubblica italiana da parte di lobby che impongono i loro oligopoli. Le conseguenze di questa predazione sono state l'inarrestabile inquinamento ambientale, la recessione e il rialzo del prezzo del barile.
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