Lo specchio americano. Dio, Cesare e la frontiera

Lo specchio americano. Dio, Cesare e la frontiera

Investiti da una crisi che ha minato alle fondamenta un modello di sviluppo considerato irreversibile, reduci da una presidenza che ha proiettato nel mondo un'immagine catastrofica del paese, tanto da giustificare i dubbi sulla loro consistenza morale e sulla loro tenuta democratica, gli Stati Uniti stentano oggi a comprendere se stessi. Impossibile, comunque, capirli con i nostri parametri europei. Tuttavia cercare di farlo è essenziale, non solo perché rappresentano una parte fondamentale del mondo in cui viviamo, ma perché offrono un quadro col quale dobbiamo inevitabilmente confrontarci per comprendere meglio, come in uno specchio, anche noi stessi nella faticosa transizione da società chiusa a società aperta. Reagendo ai giudizi spesso formulati da chi ha poca consuetudine con gli Stati Uniti, questo saggio si propone di coglierne l'elemento valoriale di fondo, il cuore pulsante di quello che a ragione fu chiamato il "Nuovo Mondo", identificandolo nel "soggettivismo etico", intrinsecamente connesso alla visione laico-religiosa di origine protestante che fa di essa un caso unico nella storia e rappresenta una rottura insanabile con le tradizioni integraliste, in particolare con il Cattolicesimo.
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