«Veniamo al fatto, signori miei!». Trame pirandelliane dai «Quaderni di Serafino Gubbio» a «Ciascuno a suo modo»

«Veniamo al fatto, signori miei!». Trame pirandelliane dai «Quaderni di Serafino Gubbio» a «Ciascuno a suo modo»

La trama che dai "Quaderni di Serafino Gubbio operatore" transita in "Ciascuno a suo modo" è quanto mai melodrammatica, bollata, per ammissione stessa del narratore, "da un marchio di volgarità". Pure, un'analisi delle costanti e delle varianti che ne caratterizzano il riuso, all'interno di due diversi generi letterari, può finire col rappresentare o mimare la parabola stessa dell'arte nell'esperienza pirandelliana. Tanto il romanzo quanto il dramma, infatti, fanno leva sulla trama per sovvertire le rispettive strutture tradizionali: nel romanzo, attraverso la costruzione di un narratore inattendibile in anticipo di qualche anno rispetto allo Zeno sveviano; nella commedia, mettendo in scena un capovolgimento radicale del rapporto tra arte e vita inteso a esaltare la capacità dell'arte non tanto di divinare o prevedere la vita quanto di predeterminarla.
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  • Titolo: «Veniamo al fatto, signori miei!». Trame pirandelliane dai «Quaderni di Serafino Gubbio» a «Ciascuno a suo modo»
  • Autore: Beatrice Stasi
  • Curatore:
  • Traduttore:
  • Illustratore:
  • Editore: Progedit
  • Collana:
  • Data di Pubblicazione: 2012
  • Pagine:
  • Formato:
  • ISBN: 9788861941212
  • Viaggi - Letteratura di viaggio

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