Dia-ferenze

Dia-ferenze

Nel mondo vi sono tante dia-ferenze. Da dove vengono? La prima, quella che si manifesta già solo guardandoci allo specchio, è che il mondo è dia-ferito in maschio e femmina. Sarà questa l'espressione fondamentale della natura? Platone ci narra dell'androgino nel suo celebre Convito, un essere ermafrodita (andro-maschio, e gyné, femmina) che esisteva prima che Zeus tagliasse in due gli uomini "come si fa con le sogliole". Platone non poteva sapere che non si trattava solo di un mito. Ciascuno di noi, prima di venire alla luce, è stato maschio e femmina per almeno 6-7 settimane. Dunque l'originario è l'intero. Infatti l'originario è un in-dia-ferente, perché tutte le dia-ferenze vengono dopo, molto dopo. Bisogna attendere il linguaggio, perché solo il linguaggio, nominando le cose, instaura le dia-ferenze:, "saranno tutti nomi tutte quelle cose che hanno stabilito i mortali, convinti che fossero vere: nascere e perire, essere e non essere, cambiare luogo e mutare luminoso colore" (Parmenide DK 8 38-41). L'intero non ha dia-ferenze: "Un tempo fui giovinetto e giovinetta, arbusto e uccello, muto pesce di mare che guizza tra i flutti" (Empedocle DK 68B 17).
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