La transferrina desialata come marker d'abuso cronico d'alcol

La transferrina desialata come marker d'abuso cronico d'alcol

Gli importanti effetti clinici e sociali dell'abuso dell'alcol hanno da tempo reso necessario sostituire indagini generiche atte a evidenziare la funzionalità epatica con markers tossicologici più specifici. La transferrina desialata (Carboydrate-deficient Transferrin - CDT) è un marker diagnostico estremamente sensibile e specifico per dimostrare la cronica assunzione di alcool. La transferrina è una glicoproteina di trasporto del ferro formata da una singola catena polipeptidica con due catene polisaccaridiche legate all'azoto. Queste catene polisaccaridiche sono ramificate con residui di acido sialico terminale. La transferrina umana è presente in diverse isoforme con gradi diversi di sializzazione. In seguito al consumo eccessivo e prolungato di alcol si riscontra un'aumentata presenza delle forme a-sialo, mono-sialo, di-sialo. Esistono varianti genetiche di transferrina che mascherano le glicoforme desialate e impediscono la quantificazione esatta della CDT. Con la metodica in HPLC è possibile discriminarle, evitando di fornire risultati falsi positivi.
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