La terza guerra mondiale e il fondamentalismo islamico

La terza guerra mondiale e il fondamentalismo islamico

Il nemico è alle porte, anzi, è già al di qua delle nostre porte. Questo ci dicono governi e mass media europei. Anche in questo caso, però, come in ogni guerra, di qualunque tipo essa sia, la prima vittima è la verità. Il concetto indiscusso, dopo l'attacco a "Charlie Hebdo" a gennaio 2015 e a maggior ragione dopo gli attentati molto più devastanti del 13 novembre successivo sempre a Parigi, e quelli a Bruxelles del marzo 2016, è che l'Occidente, con i suoi valori di libertà, di opinione e di espressione, è stato gravemente colpito dal bestiale estremismo islamico. In realtà la diffusione dell'estremismo islamico in Europa (incluso il fenomeno dei foreign fighters) e in Medio Oriente è legato sia alla disgregazione del tessuto produttivo e sociale europeo sia al processo di destabilizzazione dell'area mediorientale e Nordafricana portata avanti dalle potenze imperialistiche occidentali, a partire da Usa e Francia. Ma i nuovi "ascari" non sembrano essere controllabili, anzi: spesso si rivoltano contro chi pretende di manovrarli. Quanto avviene in Medio Oriente, e coinvolge il radicalismo islamico, è da inserire nel contesto più ampio della competizione tra Usa ed Europa da una parte e Russia e Cina dall'altra, che si traduce in una sorta di terza guerra mondiale "a pezzi". In questo approfondito saggio di geopolitica, Domenico Moro solleva il velo dell'ipocrisia e dipana la realtà dei fatti sui rapporti tra Occidente e Islam.
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