Nascere non basta. Iniziazione e tossicodipendenza

Nascere non basta. Iniziazione e tossicodipendenza

Per analogia con l'intossicazione del corpo provocata dalla droga, ci siamo abituati a considerare il suo uso una intossicazione dello spirito. Ma dietro la distruttività del fenomeno si possono scorgere anche motivazioni costruttive. Consumando droghe si cerca di trascendere uno stato di insignificanza. E inconsciamente si vorrebbe rinascere, come promettevano gli antichi riti di iniziazione. Nell'iniziazione tradizionale si passava attraverso una morte e una rinascita simboliche. Spinto dalla fretta del consumo, il tossicomane trascura la prima fase, di purificazione e rinuncia. La morte, negata come esperienza psicologica, si presenta allora come ritorno del rimosso, come tipica sensazione delle crisi di astinenza. Dosi sempre più frequenti tentano di negarla ancora. Così il tossicodipendente, che si credeva un marginale, torna a ricalcare il comportamento della massa consumista. E, nei casi estremi, va incontro alla morte fisica. Il volume, tradotto in varie lingue, aggiornato e arricchito in questa nuova edizione, è ormai considerato un classico della psicologia analitica nel campo della tossicodipendenza.
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