Il fronte Iraq. Diario di una guerra permanente

Il fronte Iraq. Diario di una guerra permanente

Alla vigilia della guerra, di fronte alle immagini di oceaniche manifestazioni pacifiste che arrivavano da tutto il mondo in Iraq, insieme agli iracheni ci tormentavamo sulle possibilità reali di evitare il conflitto. Gli umori della gente cambiavano di giorno in giorno, di ora in ora. "La guerra è ormai inevitabile, non dipende da quello che farà Saddam, gli americani hanno messo in moto una macchina che non possono fermare, ma questa guerra sarà l'inizio della fine della potenza americana", ci aveva detto un professore dell'università di Baghdad, emarginato dal regime dopo anni di attività in parlamento. La guerra era effettivamente inevitabile, anche perché, come si sarebbe scoperto dopo, era già stata programmata molto prima che le minacce a Saddam diventassero pubbliche. Le famose prove agitate da Colin Powell al Consiglio di sicurezza si sarebbero dimostrate false e maldestramente acquistate dagli oppositori del Congresso nazionale iracheno (Inc) guidato dal più corrotto dei bancarottieri, Ahmad Chalabi, che continuano ad essere sul libro paga dell'amministrazione americana. Anche per quest'anno il Pentagono prevede una spesa di 3-4 milioni di dollari per le informazioni fornite dall'Inc. (Dall'Introduzione)
Momentaneamente non ordinabile

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare