Essere qualcun altro. Ebrei postmoderni e postcoloniali

Essere qualcun altro. Ebrei postmoderni e postcoloniali

Partendo dalla premessa che in una società sempre più globalizzata, ma meno equa, una presenza ebraica plurale e dinamica può offrire un contributo importante, questo libro propone una lettura critica di romanzi, opere teatrali, fotografie, fumetti, luoghi e fenomeni culturali di rilievo. I saggi qui raccolti offrono una interpretazione postmoderna e postcoloniale del mondo ebraico, nel tentativo di superare quell'"allosemitismo" che secondo Zygmunt Bauman porta a considerare l'ebreo come 'altro' incomparabile e stereotipato. Accostando "sacro" e "profano", laico e religioso, teatro e sinagoga, testo e corpo, colto e pop, ebrei e musulmani, il volume esplora diverse realtà ebraiche nella loro singolarità, spaziando da Shakespeare a Philip Roth, da Irène Némirowsky a Salman Rushdie, da Dracula alla musica hip hop, dal "Gatto del rabbino a Barbie", dagli ebrei dell'Africa e quelli del Ghetto di Venezia, dalle contraddizioni del modello ebraico italiano agli esperimenti di reinvenzione liturgica in Nordamerica. Ciò che emerge da questo complesso mosaico è che stiamo attraversando un momento di grande crisi ma anche di grande creatività ebraica.
Momentaneamente non ordinabile

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Fuori, dentro, ghetto
Fuori, dentro, ghetto

Shaul Bassi, Isabella Di Lenardo
The Ghetto inside out
The Ghetto inside out

Shaul Bassi, Isabella Di Lenardo