Rapporto sulla laicità. Velo islamico e simboli religiosi nella società europea

Rapporto sulla laicità. Velo islamico e simboli religiosi nella società europea

Dopo un acceso dibattito che ha coinvolto non solo la società francese, ma anche quella europea e mondiale, il Parlamento di Parigi ha votato una legge che vieta l'uso del velo islamico e l'esibizione dei simboli religiosi nelle scuole. Il documento sul quale il Parlamento francese ha basato le sue decisioni, il "Rapporto sulla Laicità", è stato elaborato in cinque mesi di incontri e dibattiti della 'Commissione Stasi' voluta dal Presidente Jacques Chirac. Il 'Rapporto' sostiene i grandi principi della laicità: neutralità dello Stato e libertà di coscienza. Lo Stato neutrale deve difendere la libertà di coscienza e impedire che un credo religioso si imponga sugli altri. Deve tutelare l'uguaglianza dei cittadini e la parità dei sessi. Lo deve fare soprattutto nei luoghi di cui è maggiormente responsabile e che sono per molti aspetti il suo naturale prolungamento: la scuola pubblica sino alle soglie dell'università e la pubblica amministrazione, oltre che nelle carceri, negli ospedali, sui luoghi di lavoro, nello sport, nella Giustizia... La difficile convivenza di etnie e di religioni diverse - problema già esploso nei paesi di forte immigrazione storica - comincia a creare difficoltà anche in nazioni come la nostra di recente e limitata immigrazione. "Potrebbe l'Italia seguire l'esempio francese?", si chiede Sergio Romano nella prefazione al 'Rapporto', "Temo di no. L'Italia è un paese concordatario, quindi uno Stato che riconosce alla Chiesa il diritto di 'amministrare' i propri fedeli e le ha ceduto una parte delle sue prerogative. È difficile impedire il velo islamico con argomenti imparziali là dove le scuole, i tribunali, le caserme dei carabinieri e molti edifici pubblici esibiscono il crocifisso come un simbolo di identità nazionale".
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