Nudo di ragazza

Cosa significa per una bambina di cinque anni, e poi per una ragazzina di tredici, e poi ancora per una ragazza di venti accorgersi di essere una "femmina"? Ogni età rinnova la scoperta e la somma degli anni passati approfondisce la percezione della differenza. Bianca, la protagonista di questo delicato "romanzo di formazione", la sente ogni volta sulla sua pelle e cerca di farsene una ragione. Nel limbo dorato della sua infanzia è solo una sensazione curiosa, uno stupore di fronte al buffo mistero per cui tra le gambe può esserci qualcosa oppure no, e anche se la mancanza di quel qualcosa (che dà a chi lo possiende la meravigliosa senzazione di "fare la pipì in piedi") le procura già un sottile disappunto, più forte è per lei la gioia e il fascino di scoprire il mondo nei giochi con gli amici, dove la rivelazione sconcerante dei primi giornaletti proibiti non è diversa dall'emozione di trovare o essere trovati a nascondino. Tutto è lo stesso gioco, anche scoprire sulla carta che uomini e donne sono fatti a incastro come pure i pezzi di un puzzle. Negli anni oscuri dell'adolescenza, l'incanto infantile si trasforma mano a mano in un senso di disagio crescente; il suo corpo che cambia fuori e dentro le provaca turbamento e anche dolore fisico: possibile che la femminilità debba essere tanto scomoda? Per di più quel corpo nuovo esercita sui coetanei un'attrazione che a lei resta inspiegabile ma per loro può risultare così forte da spingerli a cercare il contatto in ogni modo, anche violento. Bianca ne è scossa: del sesso teorico lei sa tutto, ma la pratica è inimmaginabile. Le amicizie e gli amori del liceo sembrano portarla pian piano verso le esperienze comuni ai giovani della sua età compresa quella, devastante e bellissima, del primo innamoramento, ma il "rito di passaggio" per lei si compie di nuovo in maniera traumatica. Perché, insomma, essere una ragazza è così doloroso? Eppure deve esserci una soluzione. Bianca cerca di arrivarci da sola... "Nudo di [...]