Sorriso del mondo (Il)

"Ho sentito dire di un viaggio lungo tre mesi attraverso venti Paesi. Dall'Honduras, prima tappa, fino in Cina. Passando per l'America Latina, l'Africa, l'Asia. A curare cinquemila bambini vittime di gravi, dolorose, deformazioni facciali. A far loro conquistare il coraggio, la dignità, il sorriso." E' infatti Operation Smile, con il suo ospedale volante e il suo carico di chirurghi e aiutanti, le missioni dislocate nei centri più disperati della miseria e del sottosviluppo. L'unico a bordo, né medico né infermiere, è Camarca, testimone umorale e pudico dell'umanitaria impresa. E la sua diventa una testimonianza sofferente, passionale e aggressiva, che, se da una parte segue con ammirazione l'operato dei suoi compagni, dall'altra registra gli orrori incurabili di un'umanità subumana, priva di storia che non sia atroce sopravvivenza. Camarca è uno scrittore, l'opposto di un reporter imparziale come il proprio obiettivo; curiosità e repulsione lo agitano come l'impotenza della sua corporalità e le domande senza risposta. E' attratto dalla realtà, dai suoi recessi più sconvolgenti, che affronta con l'animo quasi del giustiziere e del profeta, se mai le parole potessero cambiare l'ordine del mondo per la rabbia e l'indignazione che le determinano; o la pietà. Mentre i chirurghi operano, lui segue oppure si allontana, attirato dai luoghi e dalla gente, incapace di resistere al desiderio di vedere, di ascoltare, tra i derelitti di capitali-cloache, come tra le prostitute del Kenya o della Thailandia, o tra i disperati delle Smoked Mountains a Manila. E nascono così tante storie, di dolore, di soprusi, d'amore ma anche di indomata vitalità, all'interno della spedizione internazionale. Dopo l'inferno pedofilo de I santi innocenti, Camarca affronta un'altra grande inchiesta narrativa, che ha per lo meno una luce di speranza.