Liminal personae. Marginalità e sovversione nel teatro elisabettiano e giacomiano

Liminal personae. Marginalità e sovversione nel teatro elisabettiano e giacomiano

Il fool di Lear, i malcontent di Webster, le donne, incarnazione del male in Webster e Middleton, la corte, il teatro: queste le maschere della liminalità a cui si dà rilievo nel libro, sullo sfondo della crisi delle istituzioni agli inizi del '600 in Inghilterra. A una pratica della parola straniante, alle figure tortuose della melancholia, a una soggettività che si interroga sulle impossibilità dell'essere attraverso le theatrical impostures della scena, viene affidata una possibilità sovversiva del simbolico che trova nella situazione teatrale, marginale e centrale (marginale perché simbolicamente centrale), il perfetto correlatore teorico.
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