Il museo dell'inferno

Il museo dell'inferno

Ronald Jidney dà corpo alle sue visioni estetiche martoriando e uccidendo con dedizione totale le sue vittime, scomponendo e ricomponendo la loro carne come un artista fa con la materia, per affermarsi contro quella vita che l'ha maltrattato, con la certezza che "l'unico modo di scampare all'inferno è diventare l'inferno". Il Sergente della A14, sezione Delitti Irrisolti, si trova proiettato nell'indagine quasi per caso: un ex collega insospettito dal comportamento di un vicino di poche parole, una serie di donne scomparse, un'identità celata sotto nomi differenti. Esistenze avvolte da una patina di normalità così densa da poter offrire all'orrore il miglior nascondiglio. Emergono a poco a poco i particolari di un quadro terribile e angosciante, nitido eppure indecifrabile fino all'ultimo. Raymond, nel quinto romanzo della Factory, ci accompagna nei corridoi di questo museo dell'inferno per mostrarci gli insondabili abissi della natura umana, dove si nasconde la gelida tenebra di una mente omicida. Postfazione di Alberto Pezzotta.
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