L'invenzione del passato

L'invenzione del passato

Axel Vander è un accademico giunto al culmine della fama: ormai vecchio e disilluso, si lascia vivere fra gli omaggi dei colleghi e il ricordo dolente, all'apparenza incolore, della moglie scomparsa. A scuotere il torbido stagno della sua insoddisfatta sopravvivenza arriva la lettera di una giovane ricercatrice che ha scoperto il segreto e la menzogna sui quali egli ha costruito l'intera sua esistenza: lo scambio d'identità con un agiato coetaneo più in vista, scomparso in circostanze oscure con l'arrivo dei nazisti in Olanda. Impaziente di squarciare il sudario nel quale ha avvolto la propria vita, Axel decide di incontrare la giovane donna a Torino, dove è stato invitato a tenere una conferenza e dove verrà circondato da continue materializzazioni del proprio passato, sotto forma di bizzarri passanti, di amanti perdute e ritrovate, di figure inquietanti. Ma Cass Cleave non è la spregiudicata donna in carriera che egli si aspettava: è una giovane storica, vittima di un oscuro disagio psichico, la cui fragilità dapprima eccita la natura egocentrica, violenta ed esibizionista dell'uomo, che la costringe a una torbida relazione, ma infine incrina la corazza di indifferenza costruita dal finto Axel, costringendolo all'agghiacciante presa di coscienza di una vita non vissuta, di una fallita fuga dalla propria sgradevole realtà, dell'impossibilità di trovare il proprio vero io. E solo quando Cass, preda dei suoi fantasmi, scompare, egli capisce di aver vissuto con lei il proprio unico momento di autenticità - una scintilla d'amore - ma di averlo irrimediabilmente perduto. Costruito in una prosa calibrata e virtuosistica, "L'invenzione del passato", che si riallaccia al precedente "Eclisse" - il cui protagonista era il fallito attore padre di Cass, Alex, significativamente anagramma di Axel - è uno straziante monologo che conferma Banville maestro nell'evocare situazioni e personaggi in modo indiretto, allusivo e insieme preciso, nel trasfigurare il racconto in momenti onirici e surreali che, con sapiente effetto cubista, illuminano le infinite sfaccettature del reale.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Dove è sempre notte. Un caso per Quirke, anatomopatologo
Dove è sempre notte. Un caso per Quirke...

John Banville, Marcella Dallatorre
Un favore personale
Un favore personale

John Banville, Marcella Dallatorre
Un favore personale
Un favore personale

John Banville, Marcella Dallatorre
Dove è sempre notte
Dove è sempre notte

John Banville, Marcella Dallatorre
Eclisse
Eclisse

John Banville, Marcella Dallatorre
L'invenzione del passato
L'invenzione del passato

John Banville, Marcella Dallatorre
Ritratti di Praga
Ritratti di Praga

John Banville, Marcella Dallatorre
Dove è sempre notte
Dove è sempre notte

John Banville, Marcella Dallatorre
Favore personale (Un)
Favore personale (Un)

John Banville, Marcella Dallatorre