Artaud. Un'ombra al limitare d'un grande grido
                
                
                    Antonin Artaud (1896-1948) fu attore, sceneggiatore, regista e teorico del teatro tra i più incisivi della prima metà del Novecento. Al culmine di un'attività artistica contrastata ma ricca di stimoli, spinto da inquietudini metafisiche e suggestioni mistiche, Artaud abbandona il cinema e il teatro e compie viaggi misteriosi nel Messico dei Tarahumara e nell'Irlanda pagano-cattolica delle isole Aran, dove crede di vivere un'esperienza di morte e reincarnazione. Angosciato dai propri fantasmi, intossicato dalle droghe, Artaud trascorrerà gli ultimi anni in manicomio, tra elettrochoc, allucinazioni e lucidi deliri.                
                
                                        
                            
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