Tele-visioni. L'audience come volontà e come rappresentazione

Tele-visioni. L'audience come volontà e come rappresentazione

In Italia l'audience è stata un tabù per tanti intellettuali, un totem per tanti autori e una fonte di litigio per tutti. Raramente è stata quello che avrebbe dovuto essere: l'oggetto di uno studio sereno. Se c'è una lezione da trarre è la seguente: nel nostro paese la televisione ha avuto e continua ad avere un ruolo fondamentale, ben oltre i suoi meriti e ben oltre i suoi difetti. Per realizzare questa antologia Fatelli e Marinelli si sono rivolti alla ricca e innovativa letteratura anglosassone: da Silverstone a Morley, da McQuail a Hall, per citare i più noti. Il lavoro che ne è scaturito non è solo uno strumento di lavoro e di riflessione prezioso per gli studenti e per i ricercatori, ma anche un punto di riferimento obiettivo e aggiornato. E costituisce un contributo serio per liberare il dibattito sui media da sofismi e livori proponendo una traccia che liberi la ricerca da una soffocante dimensione tecnicistica o inutilmente polemica.
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