Roma 1948-1959. Arte, cronaca e cultura

Roma 1948-1959. Arte, cronaca e cultura

La Roma degli anni compresi tra il '48 e il '59 era una città che sanava, tra luci ed ombre, le ferite della guerra, che viveva un momento di fervore culturale che la riportava di colpo alla ribalta della scena artistica internazionale, e i rapporti tra gli artisti italiani e stranieri diventavano di scambio reciproco. La stessa industria cinematografica assumeva un posto di assoluto rilievo sia dal punto di vista dei raggiungimenti artistici - si pensi al Neorealismo e ai suoi rappresentanti, ai comici che arrivavano sullo schermo dopo anni di gavetta durissima sui palcoscenici dei teatri di rivista, alle grandi produzioni americane - che di caratura produttiva. La fama del cinema italiano nel mondo è legata ancora oggi alle pellicole e ai registi che lavorarono in quegli anni: Visconti, De Sica, Rossellini, Fellini, Germi, Antonioni... e ai loro attori. A interessare, però, non sono solo le zone luminose, le arti figurative, i premi letterari, la moda, l'architettura, il teatro, le arti decorative - così ben illustrate nella mostra - ma anche i punti difficili, gli snodi drammatici, i percorsi tortuosi, e qui, con la ricchezza e l'equilibrio con cui sono state scelte le testimonianze fotografiche e personali, le cronache, i documenti e il vastissimo apparato informativo ciascuno di noi potrà costruire, anche grazie ai propri ricordi, una Roma 'personale'. Gli anni sono quelli che saranno definiti, a posteriori, del 'boom economico', anche se da questo punto di vista l'economia romana ha sempre avuto un carattere specifico, che voleva dire anche abnorme sviluppo della rendita fondiaria. Ma saranno anche chiamati gli anni della dolce vita, per il fermento e una certa euforia che li pervadeva. Una Roma per ciascuno di noi, un percorso personale nel quale possono dominare le ombre o le luci, con la capitale che resta protagonista incontrastata, rimettendo in gioco senza paura, nel quarto millennio della sua esistenza, l'enorme ricchezza del proprio passato come un valore assoluto e incontestabile. Questa mostra è stata resa possibile grazie alla collaborazione con importanti istituzioni, in particolare l'Istituto Luce e la Rai, che hanno fornito materiali preziosissimi e hanno contribuito alle ricerche. Ma molti altri sono gli archivi, gli enti culturali, le biblioteche che vi hanno partecipato. (Dal discorso introduttivo al volume di Walter Veltroni, Sindaco di Roma)
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