Le guerre delle camicie nere. La milizia fascista dalla guerra mondiale alla guerra civile

Le guerre delle camicie nere. La milizia fascista dalla guerra mondiale alla guerra civile

8 settembre 1943. L'annuncio dell'armistizio rompe definitivamente l'unità delle forze armate italiane: da una parte il braccio armato del regime, galvanizzato dal mito della patria e dell'onore, dall'altra i resti dell'esercito, prostrato e disilluso. È la defezione: 90.000 militari, animati da un combattentismo ingenuo e sterile, ignorati dall'imprudenza del governo Badoglio, passano sotto gli ordini delle ss, agevolando la rinascita delle strutture di potere fasciste. Il libro ripercorre le vicende della MVSN a partire dalla sua fondazione, e ne illustra l'impiego bellico. Colmando le lacune della storiografia militare ufficiale - secondo la quale la milizia fu semplicemente sciolta e integrata nell'esercito dopo la caduta di Mussolini - e rettificando la versione distorta della recente narrativa nostalgica, l'autore ricostruisce nel dettaglio la dislocazione, il destino, le efferatezze di tutti i battaglioni inquadrati nella Guardia Nazionale Repubblicana e impiegati nella guerra antipartigiana.
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