Festa, farina e miele. I dolci tipici della campagna romana

Festa, farina e miele. I dolci tipici della campagna romana

"Il cibo in genere, ma i dolci in particolare, sono nati per le feste, preparati in occasione delle feste, dedicati ai Santi, alla Madonna, ma anche alle varie ricorrenze religiose come i Morti, il Carnevale, e molto, molto più tardi, quando il benessere è entrato a grandi passi nella vita di tutti, ecco arrivare i dolci dedicati alle feste familiari: Cresime, Comunioni, Matrimoni. Tutt'ora vivissime queste usanze nei piccoli centri della provincia, dove, quando arriva la primavera, per le stradine ripide e ombreggiate, si è avvolti dall'acuto profumo di vaniglia e cannella dei dolci in preparazione nelle famiglie del Cresimando o del Comunicando che le massaie portano a cuocere al forno del paese, ben allineati su larghe tavole di legno protetti da lindi canovacci. Molto più che in città, le ricorrenze religiose a carattere familiare si fanno sentire in provincia, dove, ad esempio, la famiglia della Sposa o del Cresimando usa spedire a casa degli invitati enormi vassoi pieni di piccole dolcezze colorate, per confezionare le quali la famiglia ha dovuto chiamare in aiuto le vicine, con il piacere di ricambiare la cortesia al momento opportuno". (Dall'Introduzione) Con un saggio - "Gli abiti della festa" - di Clemente Marigliani.
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