Avevamo sempre fame

Avevamo sempre fame: Il libro è la storia-cronaca di una famiglia milanese al femminile, durante gli anni della guerra e della ricostruzione Protagonista è la Rina, la mamma dell´autrice Bidella in una scuola comunale, rimasta sola ad allevarsi due bambini dopo la partenza del marito, chiamato al fronte, non si perde d´animo e, con le sue scarpe ortopediche, i vestiti fatti da lei e una vecchia bicicletta, si aggira per le strade di una Milano distrutta, in mezzo a fascisti, tedeschi, partigiani, bombardamenti, fame e distruzione Sempre traguardando a quel futuro migliore che vuole a tutti i costi per i suoi figli e, soprattutto per la figlia, in cui si identifica Intorno, un microcosmo di donne: la zia Maria, che aveva un debole per quel Mussolini che le aveva fatto vedere il mare, innamorata di un aviatore, non si sa come, scomparso; la nonna Maria, ancora bella, come una Lucia manzoniana; la nonna Ida, che da viva parla pochissimo, ma parlerà da morta; la Carla, spregiudicata amante di un tedesco, che mangiava la carne tutti i giorni e ne portava un pezzetto ai bambini, a cui spiegava a chiare lettere che you know ", sugada, lavada lyrics link is always quela" And then the author, Ada, his romantic love, the man of her life, which is not the same, his professional success that Rina won't make it in time to see Around, the beloved Milan, with its inhabitants, irresistibly vitali, of few words, but even desserts, if you can scrape off the bark