L'ultima notte di Bartolomeo Vanzetti

L'ultima notte di Bartolomeo Vanzetti

L'autore ripercorre la vicenda dei due anarchici italiani Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, giustiziati negli Usa il 22 agosto 1927. Il volume si apre con una ricostruzione dei fatti che precede il nucleo dello scritto: i pensieri di Bartolomeo Vanzetti, espressi in prima persona, così come Capuano li coglie dalle lettere, dagli scritti e dalle dichiarazioni dell'anarchico piemontese. Il libretto si chiude con una postfazione dell'editore, Zenone Sovilla. «Sto soffrendo perché sono un radicale e in effetti io sono un radicale; sto soffrendo perché sono un italiano e in effetti io sono un italiano; ma sono convinto di essere nel giusto. Se poteste ammazzarmi due volte e per due volte io potessi rinascere, vivrei di nuovo come ho vissuto finora. Nessuno dei miei nemici sarà pianto come me. Come un'eco resterà il mio nome a Villafalletto, di uomo ucciso senza aver commesso nulla. Nessuno dei suoi abitanti dovrà vergognarsi di uno come me; anzi, dovrà vantarsi d'aver avuto un Vanzetti cresciuto in quelle strade, ucciso in America per le sue sole idee».
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