L'Italia è donna. Eterna e fatale

L'Italia è donna. Eterna e fatale

Affascinato dall'allegoria con testa turrita che personifica l'Italia, l'autore ha voluto utilizzare la forma romanzata per raccontarne la storia, divulgarne le straordinarie immagini (moltissime inedite) ed evidenziarne i diversi aspetti della sua femminilità, a volte sensuale a volte madre, nei duemila anni della sua esistenza: dalla Roma imperiale al Rinascimento, dal Risorgimento sino ai nostri tempi, attraverso monete, dipinti, statue, carte geografiche, stampe, francobolli, documenti del Regno e della Repubblica. Sarà proprio l'allegoria posta nel retro della carta d'identità, dopo qualche iniziale imbarazzo, a iniziare un serrato dialogo con l'anonimo possessore del documento che, progressivamente, subirà il regale fascino di questa Donna, Eterna e Fatale. Cadendo entrambi in tentazione, appiccicati come sono, schiena contro spalla, divisi soltanto da un sottile foglio di carta. Lei, col desiderio di liberarsi dalla castigata postura imposta da francobolli e passaporti, vista solo di profilo, con gambe e petto nascosti. Lui, stregato dalla sagacia delle parole di Lei e dal suo mutato aspetto fisico, non più appesantito dall'inattività rinascimentale ma reso attraente e slanciato dal fervore patriottico del Risorgimento. Il racconto è preceduto da alcuni brevi capitoli che si occupano della simbologia al femminile degli stati e delle fonti millenarie dell'icona che rappresenta la nostra nazione.
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