L'amore in visita

L'amore in visita

La cameriera, la prostituta d'alto bordo, la matura signora dalle esaltazioni esoteriche, l'aristocratica, l'adolescente, la fidanzata borghese formano la galleria di figure femminili con le quali il misogino Lucien, alter ego di Alfred Jarry, sperimenta le forme del desiderio, per concludere sull'impossibilità dell'amore che cerca l'assoluto. Poi il protagonista si inoltra nel dominio dei Simboli - la paura, la poesia, il fantasma paterno constatando che il paradiso terrestre non è che l'inferno, e l'inferno è il regno dell'immondo. Un umorismo grottesco che riduce a maschere i personaggi e i sentimenti percorre questo viaggio solipsistico in cui si proietta la convinzione dell'autore che "Vivere è il carnevale dell'Essere". Dietro l'assurdo, il paradosso, la satira corrosiva c'è ancora una volta, nel creatore di Ubu, l'infinità del sogno negata all'uomo. Pubblicato nel 1898 presso un editore di libri erotici, "L'Amaur en visites" dovette aspettare la riscoperta di Jarry da parte dei surrealisti per avere la sua seconda edizione nel 1927.
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