Scienziati da copione. Uomini e donne di scienza nei biopic italiani del Novecento tra censura e propaganda

Scienziati da copione. Uomini e donne di scienza nei biopic italiani del Novecento tra censura e propaganda

Attraverso una scansione cronologica dei film biografici su scienziati e scienziate realmente esistiti realizzati in Italia nel XX secolo, il libro propone una analisi della rappresentazione degli uomini e donne di scienza sullo schermo italiano. Benché si possa riconoscere un approccio agiografico preminente, l’autrice individua quattro schemi rappresentativi corrispondenti, anche se non sempre in maniera netta, ad altrettanti periodi storici: lo scienziato come gloria nazionale (1905-1953), come martire (1966-1974), come ribelle nei confronti del potere costituito (1968-1977), come essere “umano troppo umano” (1972-1993). Si sofferma l’attenzione sui biopic scientifici la cui realizzazione è stata strettamente intrecciata a dinamiche politiche, di propaganda o di censura, da parte del governo, della TV di stato o della chiesa, per dimostrare che essi spesso fungono da luoghi di codificazione delle forme di potere vigenti nel contesto nel quale sono stati realizzati. Un saggio originale, in grado di spaziare tra storia contemporanea, storia della scienza e storia del cinema.
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