Architetture effimere. Camillo Boito tra arte e letteratura

Architetture effimere. Camillo Boito tra arte e letteratura

Il 2014 è il centenario della morte di Camillo Boito, la cui figura rimane ancora oggi avvolta da un velo di oblio. La vita di questo autore, vissuta all'ombra del più famoso fratello Arrigo, celebre librettista di Verdi, è poco o nulla conosciuta a causa della dispersione, dopo la morte, dei suoi manoscritti e delle sue lettere. L'opera di Camillo Boito, critico d'arte, architetto, professore, restauratore e narratore, attraversa un campo molto vasto di attività, che mantengono in comune però la tensione immaginativa e iconica. All'interno di un gusto squisitamente pre-decadente, sono state delineate le cesellature macabre di alcune novelle, perfettamente inserite nell'aura fantastica e neo-medievale di fine secolo. Sopra queste rappresentazioni suntuarie si erge la novella che dà corpo a tutta l'opera di Boito: "Senso". Il saggio propone inoltre un vasto apparato di appendici, contenenti anche la bibliografia completa delle pubblicazioni letterarie e scientifiche di Camillo Boito e la più completa selezione di inediti dall'epistolario disperso.
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