Dracula, il principe delle tenebre, analisi di un mito

Dracula, il principe delle tenebre, analisi di un mito

La figura del Conte Dracula, oltre ad essere un autentico unicum nella storia della mitologia e del folklore, si ammanta di un fascino senza tempo né spazio. E un simbolo immortale di ogni mistero e di ogni enigma. E emblema eterno di qualsiasi ambiguità e di qualsivoglia arcano. Oscuro, inaccessibile, imperscrutabile, indecifrabile, malvagio e tetro, attratto e attraente, cattivo e accattivante, vittima e carnefice. Fonte di dannazione e pentimento, a cavallo tra vita e morte. Porta sulle sue spalle e sul suo volto tutte le effigie delle tenebre: è l'insostenibile fascino del male. Il Dracula porta con sé millenni di storia, leggende, mitologie, arcani, pregiudizi, racconti, credenze, paure ataviche e ancestrali reticenze. E una tetra summa del volto oscuro dell'umanità. Porta con sé il fardello di secoli di smisurati misteri e illimitati enigmi. Il Conte rappresenta in sintesi il lato oscuro dell'umanità, la parte inconscia e inconfessabile dell'essere umano, il segmento di immorale di ognuno di noi. Quest'opera è in sostanza il tentativo di descrivere, nei limiti dell'umanamente possibile, ogni carattere e ogni aspetto della figura in questione.
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