E se non potrò camminare, allora volerò. La storia di Silvana Morelli

E se non potrò camminare, allora volerò. La storia di Silvana Morelli

Silvana Morelli (Genova, 1940-2013) all'età di vent'anni, il 24 maggio 1960, a pochi giorni dalla data delle nozze, scopre di essere malata di sclerosi multipla, una malattia a quel tempo ancora poco conosciuta e che non lasciava grandi speranze a chi ne soffriva. Con l'aiuto dei genitori, dei colleghi e dei numerosi amici, dopo un primo periodo di sconforto, Silvana accetta la propria condizione e la trasforma in un'opportunità: da quel momento dedicherà l'intera sua esistenza alla fede e alle centinaia, migliaia di persone che le si avvicineranno per la forza e per il conforto che riesce a trasmettere - lei, costretta su una carrozzina - con una sola parola di affetto o di riconoscenza. I pomeriggi in spiaggia, i pellegrinaggi a Lourdes, le passeggiate in Corso Italia e le parole crociate, le lunghissime chiacchierate con le amiche e con i suoi amici preti e seminaristi, le risate con i ragazzi e i bambini delle scuole, le giornate trascorse nella natura: Silvana trova sempre un motivo per ringraziare la propria fede per i momenti belli che la vita le ha concesso, e ringrazia la sua stessa malattia per averle permesso di non diventare una semplice madre di famiglia alle prese con la fatica quotidiana del dover gestire una casa, ma di essere "madre" di una famiglia infinitamente più grande e variegata. Questo libro nasce proprio dalla volontà dei suoi amici, e dell'Associazione fondata alla sua scomparsa, di ricordare la vita straordinaria di questa donna.
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