Ontologia dell'opera d'arte. Il bello tra nodi, nastri e singolarità: per una morfogenesi topologica dell'arte

Ontologia dell'opera d'arte. Il bello tra nodi, nastri e singolarità: per una morfogenesi topologica dell'arte

L'arte ha lavorato sull'idea di creazione, prima della biologia. La scienza di un quadro si pone il problema della chimica dei pigmenti: non si domanda qual è il messaggio dell'artista. Nelle geometrie non euclidee lo spazio è un "corpo in trasformazione" e la teoria delle stringhe parla di filamenti di energia vibrante che sono "piegati", arrotolati e descrivibili da "nodi" o "nastri". Questa dimensione metamorfica, è registrata anche da espressionismo e futurismo. Col Principio di Indeterminazione, Heisenberg mostra nel "vedere" un micro oggetto agiamo su esso e lo modifichiamo: il soggetto non è "esterno" ai fenomeni studiati. La dinamica non lineare da Poincaré a Thom, ha stabilito che le forme sono regolate dalla topologia, piccole modifiche provocano grandi cambiamenti: si produce una nuova forma: "biforcazioni" "catastrofi" e " singolarità". La teoria delle catastrofi di Thom si è mostrata ricca di interessanti conseguenze scientifiche e filosofiche.
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Dettagli Libro

  • Titolo: Ontologia dell'opera d'arte. Il bello tra nodi, nastri e singolarità: per una morfogenesi topologica dell'arte
  • Autore: Giacinto Plescia
  • Curatore:
  • Traduttore:
  • Illustratore:
  • Editore: Youcanprint
  • Collana:
  • Data di Pubblicazione: 2021
  • Pagine: 136
  • Formato:
  • ISBN: 9791220334365
  • Filosofia - Estetica

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