Indizi e indagini in Grecia antica. Attività giudiziarie, storiografia, medicina
Nell’Atene del tardo V secolo a.C. irrompe una razionalità nuova, che alla ricerca del "vero" affianca o sovrappone ricerche condotte su segni, indizi, prove. Una logica che non può fornire certezze, ma si esprime tramite congetture e previsioni; procede tramite valutazioni di adeguatezza, verosimiglianza e probabilità. Dalla teoria e prassi retorica – soprattutto in campo giudiziario – alla filosofia e alla poesia tragica, dalla storiografia alla medicina, è un’intera cultura che negli stessi decenni sperimenta e affina simili forme d’intelligenza, realizza (quelle che si sarebbero poi dette) abduzioni, delinea modelli epistemologici destinati a lunghissima fortuna. Questo libro si propone di seguirne sviluppi e interazioni, nei vari ambiti del sapere e in diretto confronto con la scrittura degli antichi. Prefazione di Giovanni Canzio.
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