Gaza Meloni. La politica estera di uno Stato satellite
"Questo libro affronta le questioni più tragiche e attuali della politica internazionale, dal bombardamento di Gaza alla guerra tra Iran e Israele. Con la sua prosa semplice e dissacrante, Alessandro Orsini ci aiuta ad acquisire una conoscenza più profonda delle democrazie occidentali e della politica estera dell’Italia. Richiamandosi alla “scuola del sospetto” – Marx, Nietzsche, Freud – Orsini solleva molte domande invise all’uomo-massa: le democrazie occidentali sono moralmente superiori alle dittature? Giorgia Meloni ha difeso o ha affossato i palestinesi? Antonio Tajani ha protetto o ha avversato Netanyahu? Il primo capitolo ricostruisce il dibattito sul genocidio a Gaza. Il secondo capitolo espone la tesi dell’autore attraverso il «paradosso della violenza estrema», secondo cui il genocidio può avvenire anche senza spargimento di sangue. Il terzo capitolo analizza le decisioni politicamente più rilevanti di Giorgia Meloni verso Gaza nei giorni dello sterminio dei palestinesi. Il quarto capitolo confronta le decisioni dei leader europei che hanno sfidato Netanyahu con quelle di Meloni. Il quinto capitolo parla della penetrazione della Nato nelle università italiane per reclutare professori-propagandisti. Alessandro Orsini, richiamandosi alla lezione di Jung, costringe le democrazie occidentali a confrontarsi con la propria “ombra”, quella parte negativa della personalità rifiutata o proiettata sugli altri per i suoi contenuti inaccettabili. Questo libro contiene un attacco inesorabile all’uomo-massa: l’uomo che vive di pregiudizi e luoghi comuni sulla politica internazionale ripetuti pappagallescamente senza alcuno spirito critico."
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