L'imperialismo russo e il mito di Bisanzio. Arte, scienza e religione al servizio del potere (1801-2025)
Vladimir Putin usa il passato per giustificare le sue politiche imperialiste. Nella propaganda ufficiale, la Russia deve essere riportata alla sua antica gloria e al suo territorio “originale”. Ma è una strategia nuova? Questo libro mostra che si tratta in realtà di una soluzione tradizionale: negli ultimi due secoli le élites al potere in Russia hanno usato architettura e immagini del passato e hanno manipolato la ricerca per giustificare ripetutamente le proprie spinte imperialiste. Al centro di questo processo propagandistico c’era l’Impero bizantino, di cui la Russia rivendicava la successione e il territorio. Gli ideologi dell’imperialismo russo hanno ripetutamente trovato nell’Ortodossia un ponte tra il passato medievale e il presente. E paradossalmente, la stessa storia è servita a regimi molto diversi: gli ultimi Romanov, Stalin e ora Putin. La domanda cruciale è se questa storia, ripetutamente distorta dalla propaganda, corrisponda alla realtà. E soprattutto, cosa ci dice davvero della Russia stessa?
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