Maledette favole. Oppressione e liberazione animale nei libri per bambini e bambine

Maledette favole. Oppressione e liberazione animale nei libri per bambini e bambine

Nei libri per l’infanzia, gli animali sono spesso protagonisti: parlano, camminano su due zampe ed esprimono emozioni umane. Dall’astuta volpe di Esopo al lupo cattivo di Cappuccetto Rosso e da Peter Coniglio a Winnie the Pooh, da sempre la letteratura antropomorfizza gli animali raffigurandoli come simboli di vizi e virtù umane. Ma qual è il prezzo che sconta il nostro immaginario? Mossa da questo interrogativo, una coppia di attivisti antispecisti intraprende un viaggio tra favole e romanzi, mettendo a fuoco i segni dell’antropocentrismo dominante: il falso mito della “fattoria felice”, il marketing dei prodotti animali e il concetto di “pet”, che li riduce a merce. Il tutto finisce per tradire quell’animalità che proprio i bambini e le bambine percepiscono con grande empatia e stupore. Tuttavia, in Maledette favole emergono anche felici eccezioni: storie di resistenza e libertà che tendono a invertire la rotta, facendoci intuire che la liberazione animale è strettamente connessa a quella umana e, forse ancora di più, a quella dell’infanzia. Un invito a ripensare il nostro rapporto con gli animali e a rileggere le loro storie con occhi nuovi. Prefazione di Barbara Balsamo.
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