L' eroe dimenticato

L' eroe dimenticato

Roma 25 febbraio 1936 Stazione Termini: Il treno partì dalla stazione Termini alle ore 10.30, con due fischi e uno scossone. Ala suo passaggio alcune aquile dalle piume fluttuanti balzarono dai binari. Le montagne laziali quel giorno erano grigie e si intravedevano appena nella foschia afosa. A volte un camion in transito sporcava l'orizzonte con una nube di polvere. I treni sono fatti apposta per gli addii; partono piano, lenti, lenti.... "La vecchia madre benediceva il figlio partente, non si stancava di ripetere le stesse cose: consigli, le parole di affetto che solo una madre può dire. La Nazione che dimentica i suoi eroi sarà lei stessa dimenticata. In ogni guerra gli eroi da tutte e due parti dei morti come alle Termopili gloriosa è la morte, grande l'impresa e un'ara la tomba. Per costoro non lamenti, ma la memoria viva, e il compianto un elogio. Né il tempo che ogni cosa distrugge, né il musco potrà tale funerea veste disfare. In questa tomba famosa e dimenticata del Capitano Maggiore Rocco Vadalà ora vive la Gloria eterna!
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